La porta Cornelia, nel Campo Marzio, era la porta d’entrata del ponte Elio. Nel primo piano, il Mausoleo di Adriano visto dall’alto.


















La porta Trionfale, vicina alla porta Cornelia. Di fronte, il ponte Neroniano che conduce alla valle del Vaticano.

















La porta Settimiana e l’entrata del Trastevere. La Via Settimiana collegava la valle del Vaticano al Trastevere, fiancheggiava il Tevere ed il colle del Gianicolo.



















La porta Portuensis sulla Via Portuensis. Questa porta permette di entrare nel Trastevere sul lato sud del Tevere, di fronte all’Emporium.













La porte Aurelia era la porta di entrata dei viaggiatori che arrivavano a Roma dalla costa occidentale. La grande via Aurelia collegava Roma a Nizza. Sarebbe stata messa in opera nel 240 a.C. All’esterno delle mura Aureliane, si nota i templi, gli altari e le tombe che ingombravano sempre le vicinanze delle vie romane fuori le mura delle città.












La porta Ostiense sulla via Ostiense. Attraversando questa porta, i Romani si dirigevano verso l’Aventino. Era costituita di due arcate fiancheggiate di due torri semicircolari. Sulla sinistra si può notare la tomba di C. Cestio in forma di piramide. La porta Ostiense è diventata la odierna porta San Paolo.













La porta Ostiense ed in perspettiva il Vicus Portæ Raudusculanæ.























La Porta Capena . Questa porta si apriva nella vecchia muraglia Serviana che cinturava Roma già dal sec. VI a.C. Era per questa porta che passava la famosa Via Appia.

















La porta Tiburtina ( Porta Tiburtina ) nella regione V di Roma, sull’Esquilino nord-ovest, apriva sulla via Tiburtina che collegava Roma a Tibur. Questa porta esiste ancora oggi.














La porta Prænestina ( Porta Prænestina ) odierna porta Maggiore, era una porta a doppio arco che sosteniva due acquedotti : l’aqua Claudia - Anio novus, nella parte inferiore dell’attico, e l’Anio Novus nella parte superiore. Costruita nel 52 dall’imperatore Claudio, la porta venne integrata nelle mura aureliane nel 252. Questa porta esiste ancora oggi, e si può sempre vedere sul lato esterno, la tomba repubblicana (dal 30 a.C.) del panettiere Eurysaces e della moglie Atinia, apparsa nel 1838 durante la restaurazione della porta Maggiore.







La porta Latina. La porta deve il suo nome alla Via Latina, la strada che andava al sud. Era composta d’un arco semplice, fiancheggiato di due torri cilindriche. Appena abbiamo superato le mura aureliane, vediamo le tombe ed i mausolei che costeggiavano la via.









La porta Pinciana sulla Via Pinciana. Il suo nome deriva della Gens Pincia. Costruita molto tardi, nel 403 d.C., era costituita d’un arco centrale fiancheggiato di due torri semi-cilindriche sul lato esterno delle mura. La porta diventò una vera citadella defensiva per la parte nord di Roma. Questa porta oggi, è perfettamente mantenuta.














La porta Flaminia (odierna Porta del Popolo) era la grande entrata nord di Roma.









La porta Nomentana ( Porta Nomentana ) costruita tra 270 e 273 d. Ch. per ordine dell’Imperatore Aureliano, era costituita all’epoca d’un arco unico fiancheggiato di due torri semicircolari di cui solo una è ancora presente oggi.













La porta Salaria ( Porta Salaria ). Creata per facilitare l’accesso della via Salaria Nova alla via Salaria Vetus attraverso le mura aureliane fino alla porta Collina nelle mura serviane. Sotto il regno dell’Imperatore Flavio Onorio nel sec. Vo, venne rinforzata, però non impedì l’entrata del re dei Visigoti Alarico I il 24 ottobre 410, che provocò il sacco di Roma. La porta venne definitivamente distrutta nel 1921. Eccola in un disegno del 1750.