Siamo al confine sud-est della regione V. È a questo posto che venne edificato dall’Imperatore Settimio Severo e completato dall’Imperatore Eliogabalo un complesso residenziale imperiale di grandissima ampiezza. L’insieme comprendeva palazzo, anfiteatro e circo.























Il Palazzo del Sessorium (Palativm Sessorianvm) o la residenza dell’Imperatore. L’edificio stesso si presentava come un insieme privo di omogeneità di edifici e di dépendances, con dei cortili interni e delle fontane. Di fronte al palazzo, il Tempio del Sole di Palmira (A) piùttosto imponente.



















Nel centro dell’immagine, l'Anfiteatro Castrense (Amphitheatrum Castrense). Associato al palazzo residenziale imperiale, l’anfiteatro di forma ellittica doveva essere dedicato a dei spettacoli per i soldati delle caserme accante. Nel III secolo venne incorporato nelle mura aureliane, le arcate esterne furono perciò murate. Le infrastutture furono abbastanza protette, facendo parte delle mura defensive della città. Ancora oggi rimangono notevoli pezzi di muri.






















Il Circo di Vario (Circus Varianus) alla destra dell’immagine. Nominato così in onore dell’Imperatore Eliogabalo ( Varius Avitus Bassianus) sarebbe una parte integrante del palazzo del Sessorium. Venne utilizzato per degli spettacoli e manovre militari in onore alla corte imperiale, fino alla costruzione delle mure aureliane. Il circo di Vario, tutto come l’anfiteatro Castrense, venne integrato nelle mura aureliane per ridurre i costi della costruzione delle mura, e soprattuto evitare la distruzione del circo. Le mura attraversano il circo per i gradini e così tenevano un quinto dell’edificio all’interno di Roma. Nel centro della spina venne eretto l' obelisco di Antinoo nell’onore dell’amante dell’Imperatore Adriano, di cui la tomba era accanto al circo (A). L’obelisco venne spostato solo nel terzo secolo per ornare la spina del circo di Vario.














Le Terme di Elena faccevano anche parte del complesso del Sessorium. Costruite da Settimio Severo, vennero ristaurate da Elena, la madre di Costantino, da ciò il loro nome. Di fronte alle terme i giardini della Vecchia Speranza(Horti Spei Veteris) (2) offrivano un’oasi di verde incomparabile. Era in questi giardini che succedeva occasionalmente il culto ed i sacrifici al nuovo dio importato da Efeso da Eliogabalo. Una cappella della Vecchia Speranza (3) chiudeva il lato sud dei giardini. Infine, sull’altro lato dell’Acqua Claudia, parecchie tombe di famiglie famose, i Casonii, i Plotii, i Clodii (1)